Galateo matrimonio
Partiamo da una premessa: il galateo del matrimonio prevede una serie di norme piuttosto rigide che nessuno seguirà mai alla lettera da cima a fondo, l'importante è conoscerne le basi in modo da non imbattersi in qualche risparmiabilissima gaffe.
Ma procediamo con ordine occupandoci dalle partecipazioni: sarebbe buon costume recapitarle almeno due o tre mesi prima, stampate su un cartoncino sobrio bianco o avorio, con caratteri corsivi eleganti inchiostrati in grigio o blu. Tradizione vuole che siano i genitori della sposa a occuparsene ma essendo una consuetudine antica la palla ormai passa direttamente alla coppia.
La lista nozze, invece, non è propriamente una regola prevista dal galateo ma anche quest'ultimo ha riconosciuto la sua innegabile praticità al punto da promuoverne l'uso.
Grazie a una lista nozze dettagliata e facilmente consultabile si risolve l'annosa questione della scelta dei regali, favorendo la neocoppia che potrà ricevere doni davvero utili e graditi piuttosto che oggetti di dubbio gusto che finiranno inevitabilmente in cantina.
Cerimonia e ricevimento
Spostiamoci in chiesa, dove sobrietà dev'essere la parola d'ordine in termini di addobbi floreali e musica, quest'ultima rigorosamente classica e da scegliere in base alla liturgia. Il libretto, sobrio e maneggevole e che verrà lasciato sulle panche per gli ospiti, fornirà i testi che compongono la cerimonia, riportando in copertina il nome degli sposi, la data e sulla prima pagina il nome del celebrante che presiede. Nel libretto si inseriscono le promesse e in caso di rito civile conterrà anche gli articoli del codice civile.
Spetta allo sposo entrare per primo seguito dagli invitati mentre la sposa farà il suo ingresso per ultima, accompagnata all'altare dal padre al quale porge il braccio destro, poiché nella mano sinistra terrà il bouquet, preferibilmente tondo e di piccole dimensioni.
A conclusione della cerimonia gli ospiti escono per attendere gli sposi all'esterno e solo allora, previa autorizzazione da parte del prete, potranno lanciare il riso.
Ricordate che sono assolutamente bandite le auto sportive e il corteo con i clacson, entrambi considerati poco eleganti.
Passiamo al ricevimento e al tanto temuto banchetto: siamo sinceri, quanto sono insopportabili i pranzi e le cene senza fine? Molto meglio optare per un buffet che faciliti la socialità tra gli ospiti. Bisognerebbe inoltre essere abbastanza forti da resistere al richiamo del cibo esotico o particolare: è innegabile che l'originalità catturi l'attenzione ma dovete considerare che non tutti gli ospiti potrebbero gradire e spetta a voi evitare che si sentano a disagio.
Le bomboniere vanno distribuite al termine del banchetto consegnandole personalmente agli ospiti prima che lascino la festa. Rinunciate a ninnoli pacchiani e pretenziosi a favore di ricordini sobri ed essenziali, magari utili o confezionati personalmente.
Il bon ton matrimonio per sposi e invitati
E adesso concentriamoci sulla sposa, protagonista assoluta che ormai, complici i vari programmi televisivi che raccontano matrimoni folli ed eccentrici, sembra aver scardinato tutte le regole possibili e immaginabili. In realtà il buongusto non ha la più pallida intenzione di tramontare e impone la scelta di abiti dalla linea semplice, spalle coperte e scarpe rigorosamente chiuse.
Assolutamente vietate le acconciature pompose tenute su da chili di lacca, simil matrona romana; ammesso invece il velo, meglio se di famiglia e la presenza di un unico gioiello perché, insomma, addobbarsi come un albero di Natale potrebbe risultare un tantino fuori luogo, non soltanto in chiesa.
Anche lo sposo è chiamato a osservare delle regole, in primis l'abito rigorosamente scuro, nero o blu, abbinato alla cravatta con camicia bianca. Ai piedi vanno scarpe stringate nere e l'unico gioiello concesso è l'orologio, purché resti coperto dal polsino della giacca.
Scordatevi paccottiglia d'oro e sopratutto lo smocking, ancora peggio se bianco.
Anche gli invitati devono osservare il bon ton: in un matrimonio la prima regola che devono rispettare è non accentrare su di sé l'attenzione sottraendola agli sposi. Motivo per cui non ci si dovrebbe vestire né di bianco né di nero e neppure osando accostamenti appariscenti o scollature volgari. Per le donne l'abito e il tailleur sono perfetti e di giorno è concesso l'uso di accessori come cerchietti con veletta e cappelli. Da evitare la stola, che invecchia irrimediabilmente anche le più giovani.
Per gli uomini non ci sono scappatoie, abito scuro e assolutamente no al cappello.
Le damigelle e i paggetti, invece, secondo il galateo sono ruoli da bambini che di conseguenza vanno vestiti come tali.
Galateo matrimonio civile
Tranquille, non abbiamo dimenticato chi ha intenzione di convolare a nozze con un rito civile ben sapendo che in molti lo considerano meno importante e formale di un matrimonio liturgico.
Non cadete in questa trappola, il galateo matrimonio civile ha molti punti in comune con quest'ultimo.
La sposa può vestire di bianco se si tratta delle sue prime nozze, a patto che non si presenti indossando abiti sontuosi, appariscenti o con gonne talmente ampie da incastrarsi nelle porte. Anche il velo dovrà essere messo da parte, in quanto non si usa in quest'occasione.
Nel caso di seconde nozze il bianco va evitato, è meglio puntare su tonalità pastello e abiti semplici, dal taglio elegante.
Le gentili ospiti sono pregate di non mettere in ombra la sposa e non vestirsi come lei; il buon costume suggerisce di informarsi con anticipo, in modo da non dover affrontare imbarazzanti confronti faccia a faccia.
Il motivo è che, a differenza dei matrimoni classici in cui l'abbigliamento di chi va all'altare è fortemente iconico, in un matrimonio civile un po' meno.
Quindi, care invitate, lasciate che sia solo la sposa a sentirsi protagonista.