Matrimonio shabby chic
Il termine shabby chic, in inglese, traduce un ossimoro poiché significa eleganza trasandata, sciupata, usata e sottendente una filosofia di vita tesa al recupero degli oggetti. La trasandatezza è, tuttavia, ricercatezza del dettaglio; il recupero, diviene una forma di romanticismo rivisitato e da personalizzare. La tendenza shabby, da ultimo, rimanda al countryside inglese o provenzale e a uno stile vittoriano che si manifesta nella preferenza per i dettagli retrò.
Per il suo fascino discreto, romantico e ricercato, il matrimonio in stile shabby chic si è subito accreditato come ultima tenenza in fatto di cerimonie di classe che non ha bisogno di essere gridata.
Uno dei primi elementi che caratterizzano il matrimonio shabby chic è sicuramente l’utilizzo di determinati colori: colori chiari, tenui, pastello. Il setting del matrimonio shabby chic ha le sfumature del legno decapato, con “inserti”, qua e là, di dettagli vezzosi in pizzo e merletti e uncinetto.
Il matrimonio shabby chic combina, sapientemente, romanticismo, eleganza e rilassatezza, oltre a dare quel senso di continuità per l’atmosfera di anticato cui viene infusa nuova vita: quale simbolo d’amore più indicato?
L’abito della sposa shabby chic
L’abito della sposa shabby chic non è fatto di taffetà o raso. Tessuti duri, poco avvolgenti, che rimangono distaccati. Si, allora, a pizzo, seta, chiffon e georgette di seta. Niente scollatura profonda: la regina Vittoria era decisamente accollata! Si a gonne ampie che assecondano e non irrigidiscono l’incedere della sposa.
E come sarà il colore shabby di questo abito? Di cinquanta sfumature di bianco e di beige. Ma anche di colori tenui come il viola leggero della morbida lavanda. Osate con un nastro in vita del colore dei fiori che sceglierete per il vostro bouquet.
Attenzione! Le scarpe non devono essere mai troppo alte e se volete quel drappeggio in più, siete autorizzate!
Il bouquet
Il mazzo di fiori, lo scettro della nostra regina per un giorno, è composto da camelie, rose e lavanda.
Oppure, da begonie e peonie. E anche ortensie. L’essenziale è che i colori siano tenui, per nulla chiassosi.
Che il legaccio del bouquet sia di pizzo. Bianco.
Il trucco e l’acconciatura
Il trucco riluce di bianco e di rosa: i colori di un principessa romantica e luminosa.
I capelli sono acconciati con qualche ciocca che sfugge alla rete, senza ribellione, ma con morbidezza. I fermagli sono anticati e trattengono in libertà.
Osate con una ghirlanda di fiori tra i capelli…gli stessi fiori del vostro bouquet, la nota di colore all’essenzialità del bianco o del beige dell’abito da sposa. O, se scegliete nuance pastello, per l’abito, la ghirlanda tra i capelli sarà bianca.
La location e gli allestimenti
La festa del matrimonio shabby chic si svolge in una location all’aperto, in cui domina il bianco, il legno decapato, il ferro battuto i runner d’uncinetto, una scala riverniciata di bianco e tratta dalla grinfie del tempo.
Ci saranno panche con cuscini dai colori tenuti e dalle stampe a fiorellini. Dal gusto vintage e retrò, sulle quali sedersi e chiacchierare avrà un significato di calore rassicurante e rilassato.
I centri tavola saranno in ferro battuto e porteranno una piccola bugia, al loro interno, o un mazzolino di lavanda odorosa.
Non ci saranno tavoli imperiali opulenti. L’eleganza rimane “trasandata”. È questo il must.
Il menù
Gli alimenti da gustare durante la festa nuziale possono essere riportati sull’ardesia anticata di una lavagna dalla cornice vintage. I piatti sono in ceramica e servono cibi “locali”, in cui le materie prime sono poco elaborate e ridondano del loro sapore essenziale. Perché il matrimonio shabby chic, da questo punto di vista, è anche eco chic: il gusto retrò di una minestra ai cereali, esaltata dall’olio EVO a crudo, evoca i sapori di ricette antiche tramandate nei quaderni delle nonne.
Le performance artistiche
Una delle note dominati, quando ci si riferisce all’intrattenimento, riguarda la luce: è questo il tipo di matrimonio, infatti, in cui si può giocare con scenografie luminose che già “intonano” la musica che verrà!
Le note del light jazz. La voce di Nina Simone. Lo stile minimal di Bruno Mars. La voce avvolgente di Aretha Franklin o il sound di Cole Porter. Dal vivo o in diffusione da un vinile. Vintage con classe. Totally shabby chic.
I cadeaux per gli invitati
L’”anticosità”, il riuso, il recupero degli oggetti o anche un segno di profonda condivisione: ecco le parole chiave per declinare, in stile shabby chic questo elemento della cerimonia. Creare dei portafotografie con una cornice ricoperta di dagherrotipi seppiati degli sposi; un barattolo di vetro, porta-penny- for-luck, sormontato dai centrini retrò della nonna, o ancora delle chiavi, anticate, dalle quali penzola una frase, famosa, che sia il leit motiv della cerimonia e che abbia un significato unico per gli sposi.